Sono in molti a sottovalutare l’importanza corsi di sicurezza sul lavoro in Milano. Tante volte vengono svolti sulla base di una sensazione di obbligo che emerge dal fatto che si tratta, appunto, di corsi che devono essere tenuti per rispettare le norme di legge attualmente in vigore.
Invece, bisogna dare più importanza a questi corsi perché in tanti casi si sono rivelati dei veri propri salvavita e sono stati pensati proprio come tutela importante per i lavoratori, soprattutto quelli che operano all’interno di un’azienda che ha un codice aTeco elevato e che quindi si muovono all’interno di un ambito di rischio specifico anche piuttosto alto. Questi corsi riescono a far percepire al lavoratore il rischio che potrebbe essere presente all’interno del contesto e questo è molto importante perché in questo modo il lavoratore potrà darci più consapevolezza rispetto ad alcune dinamiche che vengono dissimulate all’interno del corso. Se il lavoratore si troverà poi una circostanza di rischio che non è simulata, avrà una capacità maggiore di riuscire a calcolare il grado di pericolo in cui si sta muovendo e prendere delle decisioni sulla base di ciò che gli è stato insegnato. I professionisti che organizzano i corsi di sicurezza sono particolarmente fortunati interno di questa materia e spesso hanno anche studiato preventivamente il contesto. Dunque, il loro obiettivo è quello di andare a trasferire il proprio sapere al lavoratore, che si troverà quotidianamente faccia a faccia con determinate situazioni. E alcune di esse potrebbero sfociare in una situazione di pericolo.
Chi sono i destinatari dei corsi di sicurezza sul lavoro
I destinatari dei corsi di sicurezza sul lavoro sono i dipendenti delle aziende, i quali devono essere rappresentati da un professionista che, appunto, assume un ruolo di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ovvero RLS. All’interno dell’azienda stessa ci potrebbe essere anche un responsabile del servizio di prevenzione protezione, anche se di solito questo tipo di ruolo è rivestito dal datore di lavoro stesso. Queste figure non vengono certo scelte a caso ma sono investiti di questo ruolo perché sono le prime ad aver già svolto un corso di questo tipo e ad aver dunque acquisito delle competenze che le mettono in grado di riuscire a muoversi all’interno di questo ambito di significato con molta più consapevolezza. Anche il lavoratore deve prendere sul serio quello che gli viene insegnato, anche sulla base del fatto che appunto è il primo a doverne trarre vantaggio. A tal proposito si pensano alle esigenze del lavoratore anche in sede organizzativa del corso, che di solito viene erogato all’interno dell’azienda dove si presta servizio in modo da non dover fare spostare nessuno alla ricerca di altri edifici o altri ambienti.
E anche più comodo per una questione di opportunità. Il lavoratore deve presenziare almeno al 90% delle ore che vanno a costituire l’intero corso per poter ricevere l’attestato di frequentazione.
Deve anche andare a superare uno specifico test finale, per poter dire completato il percorso in maniera regolare e certificata.
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